Milano

Milano è una città italiana di 1 362 466 abitanti, capoluogo della regione Lombardia, dell’omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d’Europa.

Fondata da una tribù celtica appartenente alla cultura di Golasecca all’inizio del VI secolo a.C., fu conquistata dai Romani nel 222 a.C. che ne tramandarono il nome con la forma Mediolanum, oltre a ricordare il nome del fondatore, Belloveso. Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell’Impero romano d’Occidente, nel cui periodo fu promulgato il celebre editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di onorare le proprie divinità.

In prima linea nella lotta contro l’Imperatore in età comunale, divenne prima signoria per essere innalzata a dignità ducale alla fine del XIV secolo, rimanendo al centro della vita politica e culturale dell’Italia rinascimentale. All’inizio del XVI secolo perse l’indipendenza a favore dell’Impero Spagnolo, per passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne il principale centro dell’illuminismo italiano. Capitale del Regno d’Italia napoleonico, dopo la restaurazione fu tra i più attivi centri del risorgimento fino al suo ingresso nel Regno d’Italia.

Principale centro economico e finanziario della penisola, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il “Triangolo industriale”, in particolar modo durante gli anni del boom economico quando lo sviluppo industriale e urbanistico coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell’editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. Milano è inoltre tra i principali poli fieristici europei e del design industriale ed è considerata una delle quattro capitali mondiali della moda.

La città poggia su un’unica tipologia di terreno di origine fluvio-glaciale a cemento carbonatico, comune a tutta la pianura padana. La caratteristica principale è quella di essere facilmente carsificabile. Tale roccia è ricoperta dai sedimenti fluviali quaternari ed è visibile lungo i principali corsi d’acqua, costituendo dei conglomerati che in Lombardia sono conosciuti come “ceppi”.

Milano occupa un’area di 181,76 km² a occidente della Lombardia, a 25 km a est del fiume Ticino, a 25 km a ovest dell’Adda, a 35 km a nord del Po e a 50 km a sud del lago di Como, lungo la cosiddetta “linea delle risorgive”, laddove cioè vi è l’incontro, nel sottosuolo, tra strati geologici a differente permeabilità, cosa che permette alle acque profonde di riaffiorare in superficie.

Panorama di Milano e del Parco Sempione in ottobre.

In quest’area il terreno digrada dolcemente da nord-ovest a sud-est misurando, sul livello del mare, dai 147 ai 102 m, con una media di 122 m s.l.m.. Rompe questa omogeneità la “collinetta” del Castello Sforzesco, misurando 124 m s.l.m. ed elevandosi di circa 3 m sui territori circostanti. Occorre inoltre considerare i solchi vallivi, da ovest verso est, dei fiumi Olona-Lura, Guisa-Nirone-Lambro Meridionale, Seveso-Vettabbia e Lambro settentrionale. A prescindere dai dati stratigrafici (considerando cioè che il terreno geologico si trova mediamente tra 2-5 metri sotto il manto stradale), secondo le rilevazioni fatte dal Poggi nel 1911 la zona corrispondente alla città romana si trovava tra 118,71 (via Torino) e 121,26 (via Monte di Pietà) m s.l.m.; la città nel 1155 (cerchia dei Navigli) si trovava tra 118,61 (via della Signora) e 121,80 (via Solferino) m s.l.m.; la città dei Bastioni (1549) si trovava tra 124 (Bastioni di Porta Volta) e 114 (Bastioni di Porta Romana) m s.l.m.; la circonvallazione esterna si trova tra 127,68 (la Villa Simonetta, Scuola Civica di Musica) e 109,40 (piazzale Lodi) m s.l.m.

Scorcio di Milano verso nord, con le montagne del lago di Como.

Sempre in base a questo studio il profilo delle acque freatiche misurava (nel 1911) da un massimo di 124 m s.l.m. in Via Simonetta a 107 in Corso Lodi, con una mediana di 115 proprio a livello del nucleo romano, a cui corrisponde una profondità della falda maggiore rispetto a quanto si configurava nel territorio circostante. Tale dato può apparire banale, ma occorre considerarlo alla luce del genio romano e inserirlo nell’opera di centuriazione del territorio. L’urbanizzazione romana interessò, rispetto al villaggio golasecchiano-celtico, una zona elevata posta più a nord-nordest, dove vennero sfruttate meglio le acque di fontanile inalveate. Numerosi canali irrigui e navigabili vennero costruiti in epoca repubblicana a scopo di bonifica idraulica e agraria, per il funzionamento e la difesa dell’abitato e il trasporto delle persone e delle cose a media e grande distanza. Questo importante e precoce intervento, assieme al regime palustre preesistente, non permette di valutare il decorso originale dei corsi d’acqua noti, che completano questo ricco panorama idrologico, quali il Lambro a est, l’Olona, il Seveso e il Nirone a nord, la Vettabbia e il Lambro Meridionale a sud.

Attualmente gran parte di questi corsi d’acqua, naturali e no, si trova sotto il manto stradale. A cielo aperto scorrono il Lambro, alla periferia orientale, il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, l’uno entrando e l’altro uscendo dalla Darsena di Porta Ticinese, la Martesana, da Cascina Gobba alla Cassina de’ pomm, la Vettabbia, da Morivione, e il Lambro Meridionale, da piazza delle Milizie, senza contare le numerosissime rogge. Il sistema non è naturalmente più navigabile, ma conserva inalterato il suo potenziale irriguo.

Oltre a queste importanti vie idriche, a Milano convergono storicamente importanti vie di comunicazioni di importanza regionale, nazionale e internazionale.

Vista aerea della città.

Innanzitutto occorre considerare la rete stradale romana, la via Emilia in primis, nata nel 187 a.C. per collegare l’Adriatico agli insediamenti pedeappenninici, proseguita in età augustea fino a Mediolanum e ad Augusta Praetoria. Si annoverano quindi la strada per Comum e i passi transalpini, la pedemontana per Bergomum e le provincie venete e a sud quella diretta a Ticinum, cioè Pavia e i paesi dei Liguri. Più tarda è la strada del Sempione.

Tale proficua collocazione nel contesto di una pianura molto fertile, ha influenzato notevolmente la storia della città e il ruolo che essa ha avuto nei confronti della nazione italiana e dei paesi transalpini.

La superficie che occupa attualmente Milano ha dimensione superiore a quella di alcune città europee come Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Dublino. La continuità abitativa si è estesa oltre i confini amministrativi, formando coi comuni contermini e alcuni di cintura un’unica conurbazione. Un sostanziale ampliamento territoriale era avvenuto invece nel 1923 con l’incorporazione di dieci comuni limitrofi, che ora sono quartieri della città. Milano attualmente è suddivisa in nove zone, denominate municipi circoscrizionali, con poteri di ordinaria amministrazione e consultivi.

Piazza Duomo dista 39 km da Lodi, 42 da Pavia, 47 km da Como, 56 km da Bergamo, 58 km da Varese, 63 km da Lecco, 80 km da Brescia, 85 km da Cremona, 140 km da Sondrio, 189 km da Mantova.

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