Friuli-Venezia Giulia

Il Friuli-Venezia Giulia  è una regione italiana autonoma a statuto speciale dell’Italia nord-orientale di 1 216 524 abitanti, con capoluogo Trieste. È composta da due regioni storico-geografiche con caratteristiche culturali diverse: il Friuli e la Venezia Giulia.

Il Friuli Venezia Giulia è un caso del tutto singolare tra le regioni italiane: la geografia lo ha posto al confine con due realtà etnico-linguistiche del continente europeo, quella germanica e quella slava, che qui insieme all’etnia e cultura predominante (quella latina) hanno dialogo e si sono armonizzate, ma che si sono anche scontrate, creando nei secoli molteplici diversità.

Il Friuli Venezia Giulia si trova nell’Italia nord-orientale e si estende su una superficie di 7 845 km². È composto dal territorio appartenente alla regione storico-geografica del Friuli, che costituisce la larghissima maggioranza della sua superficie, e dalla parte di Venezia Giulia rimasta all’Italia dopo la seconda guerra mondiale. La demarcazione tra le due regioni storico-geografiche non è tuttavia univoca, in quanto costituita per alcuni autori dal fiume Isonzo, per altri dalla foce del fiume Timavo, presso San Giovanni di Duino.

Confini:

  • nord: Austria.
  • est: Slovenia.
  • ovest: Veneto.
  • sud: mare Adriatico.

Il clima del Friuli Venezia Giulia va dal clima submediterraneo delle zone costiere, a un clima temperato più umido nelle pianure e nelle zone collinari, fino al clima alpino delle montagne. La temperatura annuale media di Trieste (dati 2000-2008) è di 15,7 °C, mentre quella della pianura va dai 13,5 ai 14,5 °C. La zona della regione più mite è quella litoranea presso Trieste, sia per l’influenza del mare più profondo, sia per la parziale protezione dell’altopiano carsico. Questo tratto di costa gode di un clima tra i più secchi d’Italia e, specie nelle minime, risulta quasi sempre sensibilmente più mite del resto della regione, contando in media solo nove minime sottozero (in genere di pochi decimi o di -1 o -2 °C) all’anno contro le 60 e oltre minime (che possono arrivare fino ai -10 °C e oltre) di alcune zone della pianura.

Sulla costa i venti principali sono la Bora da E-NE e lo Scirocco da Sud, che si alternano nel corso dell’inverno, mentre il Maestrale da O e le brezze predominano in estate. La zona della costiera triestina tra Sistiana e Miramare è riparata dal vento di Bora grazie al ciglione carsico sovrastante, mentre vi risultano esposte Trieste, il resto della costa, la bassa pianura, il cividalese e parzialmente la pianura da Palmanova a Gemona, zone sulle quali il vento nordorientale penetra sfruttando varie valli laterali delle Alpi Giulie. La montagna friulana ha un clima più rigido e piovoso e i livelli altimetrici delle nevicate e della vegetazione sono più bassi che nel resto delle Alpi.

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